Alcuni ritrovamenti di arte rupestre di circa 30 000 anni fa hanno riportato alla luce disegni di uomini sia con la barba sia senza. Molto probabilmente anche allora di praticava la rasatura della barba utilizzando qualche utensile ricavato dalla natura e , sicuramente , era una operazione abbastanza dolorosa ! Cosa potevano usare per lenire il dolore , l’irritazione e le piccole ( o grandi ) ferite sul viso? Non è dato sapere con certezza, ma probabilmente usavano ciò che la natura offriva : acqua o qualche erba che scoprirono lenitiva. Corrono i millenni , ed arriviamo in epoca dell’ antico Egitto dei Faraoni : nelle tombe furono ritrovati rasoi in ottone in ottone per tagliarsi la barba usti in vita, e recipienti con olii probabilmente lenitivi o emollienti. In questa epoca il tagliarsi la barba assunse le prime forme di un vero e proprio rituale. I Antichi Greci , che consideravano avere la barba uno status di potere , forza , sapere e divinità per un po' evitarono il problema del dopo pelo e contro pelo. Gli Antichi Romani passarono dalla pietra pomice per togliere in maniera drastica i peli superflui all’uso di rudimentali rasoi in ferro: immaginate i rischi di una fatale distrazione durante la rasatura. Eppure, come abbiamo già raccontato, erano note già da Ippocrate le proprietà lenitive, idratanti della bava di lumaca: qualche uomo lungimirante e sperimentatore avrà seguito le prescrizioni di Ippocrate? Corrono i secoli ed i rasoi diventano progressivamente meno pericolosi (forse ancora non sicuri) fino a ridursi di dimensione. In particolare , tra il 1769 e il 1772 il barbiere francese Jean-Jacques Perret scrive “La Pogonotomie, ou L’art d’apprendre à se raser soi-même” (“Pogotomia, o l’Arte dell’Apprendere a Radersi”), un testo in cui analizza approfonditamente ogni minuzia della rasatura. Pochi anni prima, Perret aveva sviluppato il design moderno del rasoio a mano libera da barbiere, dotato di una lama estremamente affilata grazie all’utilizzo dell’ acciaio. Ma se la lama diventa sempre più affilata ed il rasoio sempre più sicuro, che notizie abbiamo su chiari modi per calmare irritazioni e piccole ferite dalla rasatura? Non molte in verità, ci si affidava a ciò che la natura offriva di prima necessità. SI attribuisce ( anche se come sempre le notizie sono contrastanti) all’anno 1932 nella città di Barcellona la nascita di un dopo barba vero e proprio che veniva utilizzato dal barbiere Juan Bautista Cendròs Rovira nel suo salone . Il successo fu enorme e tale lozione dopo barba andò a ruba tra i saloni di Barcellona per poi affermarsi anche nel resto d’Europa. Da allora la ricerca cosmetica ha introdotto ed utilizzato numero sostanze disinfettanti , calmanti , naturali o di sintesi con o senza alcol anche se spesso le lozioni stesse irritano più della rasatura stessa.
Abbiamo pensato: Perché allora non riprende l’antica prescrizione del buon Ippocrate sulle straordinarie ( e millenarie) proprietà lenitive della bava di lumaca?
Abbiamo così realizzato il nostro dopo barba Bellezza-Bio . 100% naturale con il 30 % di bava di lumaca purissima Helix Aspersa che ,assieme alla calendula ed eucalipto, calma gli arrossamenti, dona elasticità, idrata e purifica la pelle in un solo gesto quotidiano.
Cosi, mentre massaggiamo il viso con il dopo barba Bellezza Bio, ripetiamo un rituale di benessere grazie alle nostre preziose lumache; cosa , questa, che già più di duemila anni fa qualcuno aveva intuito.